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IL CAMPO DOVE “CRESCE” LA VERSIONE IDEALE DELLA TUA VITA E LA RISATA INCONDIZIONATA
Qualsiasi cosa nella realtà fisica – la mia, la tua, quella di ogni individuo – esiste a livello potenziale.
Ciò significa che siamo in grado di far collassare in questa vita un numero indefinito di possibili realtà. Se sei in grado di immaginare nella tua esistenza una qualsiasi esperienza futura, frutto del tuo personale desiderio, quella specifica realtà esiste già a livello potenziale nel campo quantistico.
È in attesa di essere osservata. Vuoi pesare 50 Kg di meno? Vuoi guadagnare 30 mila euro al mese?
Tutto questo c’è già nel campo quantistico sotto forma di energia potenziale. Per trasformare quel desiderio in realtà è necessario un osservatore attento, presente e coerente.
Non è magia, ma fisica: se la tua mente è in grado di influenzare l’aspetto di un solo elettrone, può teoricamente influenzare qualsiasi possibilità.
Voglio dire proprio quello che stai pensando: esiste già nel campo quantistico una realtà POSSIBILE in cui tu godi di ottima salute, benessere, felicità, dove tutte le idealizzazioni che sei in grado di fare in questo momento, sono reali.
Come è possibile plasmare questa argilla così particolare come l’energia delle infinite possibilità?
CONSAPEVOLEZZA
In altre parole?
LA MENTE
Se tutta la materia è fatta di energia anche la mente, nel senso di consapevolezza, e l’energia, sono collegate tra loro.
La tua consapevolezza ha effetti sull’energia, poiché la prima è essa stessa energia e la seconda ha una consapevolezza. Puoi influenzare la tua realtà, dunque la materia, poiché sei composto nello stesso modo.
Cosa aspetta questo campo di infinite possibilità chiamato campo quantistico?
Un osservatore cosciente: qualcuno in grado di influenzare la materia grazie alla sua consapevolezza. Per poter modificare il proprio destino, dunque, bisogna affinare la capacità di osservazione. In questo modo vivrai finalmente la versione ideale della tua vita.
Perché questo non ancora avviene?
Perché il corpo ha preso il posto della mente. In che senso? È il corpo, con le sue sensazioni a dominare la mente, dunque la tua consapevolezza.
Il modo attraverso il quale comunichi con il campo quantistico è attraverso i pensieri e le emozioni: pensieri ed emozioni influenzano la materia.
Hai letto bene? Te lo riscrivo:
PENSIERI ED EMOZIONI INFLUENZANO LA MATERIA
Quando diventi consapevole di questo, attraverso la tua capacità di auto-osservarti, puoi modificarli. Ti faccio un esempio banale.
Probabilmente anche tu, come moltissime persone al mondo, consuma il pranzo e la cena davanti al televisore.
Molti hanno l’abitudine di guardare il notiziario mentre mangiano. E magari costringono i loro bambini a fare altrettanto con la scusa dell’imparare ad essere informati di ciò che accade nel mondo (come se al mondo accadesse solo quello che dicono al telegiornale!).
Ora ti riscrivo la frase:
PENSIERI ED EMOZIONI INFLUENZANO LA MATERIA
Aggiungo che, quando ai pensieri e alle emozioni sommi anche immagini e suoni hai creato un acchiappa realtà infallibile per il campo quantistico.
I notiziari per la maggior parte sono un condensato di brutte notizie. Ora, non starò a dilungarmi sul fatto che è passata inosservata a molti l’assurda equazione notiziario =brutte notizie = realtà.
Voglio che tu rifletta su una cosa: come ti senti di fronte alle catastrofi, agli incidenti? Qual è il tuo stato d’animo?
Scommetto che non sprizzi gioia da tutti i pori. Piuttosto ti trovi a vivere empaticamente con chi vive quelle esperienza.
Te lo dico perché ne so qualcosa anche io: come ti senti quando il telegiornale manda le immagini del dopo terremoto? Oppure quando ti mostra le immagini di guerra in quei paesi neanche troppo lontani, dove i bambini vengono barbaramente uccisi?
Non sto dicendo che non sia doloroso: anche a me dispiace molto per quelle persone che soffrono. E se effettivamente posso fare qualcosa, trasformo immediatamente quel mio dolore in azione concreta, dando aiuto o semplicemente imparando la tolleranza e il rispetto per chi è diverso da me per il colore della pelle, per opinioni o filosofie di vita.
Quando tu guardi certe immagini al notiziario, stai osservando attentamente UNA realtà possibile. Che tu l’abbia scelta consapevolmente o meno, che tu ritenga fondamentale conoscere quanto accade intorno a te, sappi che hai scelto di porre la tua attenzione su UNA realtà.
E grazie alla tua osservazione e alla tua partecipazione emotiva, tu stai vibrando alle stesse frequenze di ciò che stai osservando.
Questo significa una sola cosa, anzi due: da un lato alimenti con la tua energia, sotto forma di attenzione e partecipazione emotiva, quella realtà che non ti piace; dall’altra attiri a te tutte le esperienze, dunque la realtà che vibra alla medesima frequenza, semplicemente perché ti ci stai sintonizzando.
Da questo esempio ora puoi facilmente comprendere quanto sia vero quando si dice: ognuno di noi è responsabile del male e del bene del mondo.
In che modo?
Preoccupandoti del tuo benessere o malessere in ogni singolo istante della tua esistenza, tu manifesti ciò che sei, l’energia che ti circola addosso.
Il campo quantistico non risponde solo ai desideri, alle esigenze emotive; non semplicemente alle tue intenzioni e ai tuoi pensieri.
Il campo quantistico percepisce la coerenza di pensieri ed emozioni. Quando l’emozione è accompagnata da un sincero sentimento, dalla consapevolezza dell’intenzione e da un pensiero cristallino, allora il campo quantistico risponde in modo coerente.
Esso risponde a ciò che SIAMO, non a quello che desideriamo.
Ecco perché il secondo passo per il rituale del tuo benessere di cui desidero parlarti oggi è la tua risata.
Non una risata legata alle circostanze. Quella è davvero troppo debole per poter creare un qualche cambiamento dentro e fuori di te.
Ti sto parlando della risata incondizionata.
Virginia Woolf a proposito della risata scrive:
La risata più di qualunque altra cosa, mantiene il nostro senso delle proporzioni; è lì a ricordarci sempre che siamo soltanto umani, che nessun uomo è del tutto un eroe o completamente malvagio. Immediatamente, appena dimentichiamo di ridere, perdiamo il senso delle proporzioni e della realtà […] Non c’è niente, in verità, tanto difficile quanto ridere e far ridere, ma non esiste qualità che valga di più. È una lama che recide ciò che è superfluo, riproporziona e restituisce giusta misura e sincerità alle nostre azioni e alla parola scritta e parlata.
Sono un’insegnante di Yoga della Risata, una meravigliosa metodologia nata in India nel 1995 grazie a un medico, il dottor Madan Kataria.
La pratica di questa metodologia ha trasformato in modo semplice ma profondo la mia vita, in piccoli e grandi aspetti.
Ma soprattutto a mano a mano che la praticavo da sola e poi in gruppi di diverse dimensioni, sentivo rafforzarsi dentro di me un’energia di gioia, positività, pro positività, entusiasmo, serenità e voglia di fare, indipendentemente dagli ostacoli che avrei potuto incontrare sul mio cammino.
Se sei posseduto dalla risata, il pensiero si arresta. La risata può essere una splendida introduzione a uno stato di non pensiero. La risata fa affiorare energie latenti nella tua fonte interiore. L’energia inizia a scorrere, segue la risata come un’ombra. Ci hai fatto caso? Quando ridi di gusto, in quei brevi istanti sei in uno stato di profonda meditazione. Il pensiero si arresa. È impossibile ridere e pensare allo stesso tempo. Sono cose diametralmente opposte: puoi ridere o pensare! Se ridi di gusto, il pensiero si arresta, se ancora pensi, la risata sarà di circostanza, sarà un po’ fredda. Sarà una risata monca.
(Osho)
Hai mai sentito l’espressione “Se vuoi essere felice comportati come una persona felice”?
Non è valido solo per la felicità, ma per qualsiasi nuova abitudine o comportamento tu voglia introdurre nella tua vita.
Se l’universo risponde alla legge di attrazione è vero che la felicità andrà dalle persone che risuonano con questa emozione e non da coloro che borbottano e si lamentano dalla mattina alla sera.
La felicità è un diritto e un dovere per ogni essere umano. Ecco perché credo sia importante che ognuno dedichi alla propria felicità il giusto tempo e la giusta attenzione.
Le persone felici normalmente ridono e sorridono. E anche quando non lo fanno esplicitamente, hanno negli occhi la luce della gioia che contagia chi le incontra, non è così?
Allenarsi a ridere, in quest’ottica, non è così assurdo come sembrerebbe. L’atto stesso di ridere trasforma la chimica del tuo corpo e come abbiamo detto sopra:
PENSIERI ED EMOZIONI INFLUENZANO LA MATERIA.
Ecco per te qualche piccolo consiglio che puoi sperimentare da subito per portare maggiore risata (dunque felicità) nella tua vita.
La risata del risveglio. Tutte le mattine, quando mi sveglio, ormai da quasi cinque anni faccio una cosa semplicissima: con il primo piede che metto giù dal letto dico “Ho Ho” e con il secondo dico “Ha HA”.
Associa la risata alla tua routine quotidiana.
Poi quando sono finalmente in piedi, inspiro profondamente l’aria dal naso, alzo le braccia in alto, come per stiracchiarmi e scoppio in una sonora risata, a bocca aperta, buttando fuori tutta l’aria.
Ripeto questa risata dello stiracchiamento almeno tre o quattro volte.
Con il sorriso vado verso la cucina e preparo la colazione. C’è chi dice che non ha tempo per ridere: non è una giustificazione!
Perché puoi fare esattamente come faccio io: mentre preparo la colazione rido. Non sorrido…rido proprio, emetto il suono.
All’inizio ti sembrerà proprio strana come cosa, preparati.
Ma tu non ti arrendere: la resistenza che avverti è frutto di anni ed anni di insegnamenti e condizionamenti sulla risata, soprattutto quando rumorosa.
Ricordo perfettamente le prime volte che mi esercitavo a ridere da sola: proprio per il fatto che si trattava di una risata senza motivo, nella mente una vocina insistente continuava a ripetermi
“Ma che ti ridi? Lo sai che sembri scema? Ma che ti ridi?”
Inizialmente mi lasciavo inibire e smettevo subito di ridere. Un giorno ricordo perfettamente di aver preso coraggio e di aver risposto a questa voce:
“Ma perché ridi?”
“ Per nessun motivo!”
Questa risposta ha come accentuato il mio desiderio di ridere: è così che la risata si è illuminata come un razzo incontenibile, tanto da avere le lacrime agli occhi.
Ridi quando fai i mestieri di casa. Ridi quando sei in macchina, nel traffico. Ridi quando scatta improvvisamente il rosso al semaforo e devi fermarti.
Sostituisci la risata ai momenti di tristezza/dolore.
Ridi soprattutto in quelle circostanze in cui ti verrebbe da lamentarti o da arrabbiarti: questo richiede una grandissima presenza in ciò che stai vivendo.
Prova a sovrascrivere una nuova informazione.
Ti racconto un episodio personale. Ero appena tornata dalla formazione Leader di Yoga della Risata: due giornate intense, piene di tante risate e che avevano richiesto da parte mia un enorme lavoro su di me.
Mia figlia aveva pochi mesi e una sera, come accadeva spesso a ora di cena, stavo preparandole del brodo vegetale. Mancavano pochi istanti a che la pastina fosse cotta e mi squillò il telefono: mia madre.
Chiedo a mio marito di spegnere il brodo e versarlo nel piatto in modo che cominciasse a raffreddarsi. Lui, una volta spento il gas, prende il pentolino, lo scola pasta e …butta via tutto il brodo.
Si rende conto immediatamente dell’errore perché gli lancio un’occhiataccia.
Per un attimo ho visto la situazione come dall’esterno: l’espressione terrorizzata di mio marito mi mostrava non tanto il rammarico per l’errore, quanto la paura della mia reazione.
E così cominciai a ridere, ma forte e di gusto. Mio marito disorientato mi guardava senza sapere cosa fare:
“Scusa amore…ma non sei arrabbiata?”
E io non riuscivo a parlare per le troppe risa.
Ridere per guarire.
Un altro esercizio che puoi fare per portare maggiori risate nella tua vita è ridere se ti fa male qualcosa.
Come ricorda giustamente Terzani ridere è sintomo di felicità e fa parte della guarigione.
E allora vuoi aiutare il tuo corpo a liberarsi del mal di testa? Toccati con una mano il punto che ti duole, inspira profondamente e poi ridi, espirando tutta l’aria con la tua risata.
E così puoi fare per il mal di schiena, per il male allo stomaco, il mal di denti e qualsiasi altro fastidio.
Probabilmente sai già che quando ridi, indipendentemente dal fatto che la tua risata sia indotta o spontanea, il tuo organismo produce endorfine e dopamine e tutta una serie di sostanze del buon umore…ma anche degli antidolorifici naturali.
È per questo che la terapia della risata viene adottata anche in ambito ospedaliero, persino durante delicate e dolorose terapie come la chemio.
Se ieri abbiamo parlato di meditazione e dell’importanza della pratica quotidiana per riceve i benefici che ne derivano, oggi, in questo secondo rituale per il tuo benessere desidero ricordarti l’importanza di ridere durante la tua giornata.
La risata è un dono divino, attraverso il quale recuperiamo la nostra presenza e la spensieratezza del fanciullo interiore: una strada diretta e senza troppi artifici.
Prova a introdurla senza porti troppi problemi, nella tua quotidianità. Accompagna i gesti e le azioni che compi quotidianamente con il suono che, per eccellenza, spalanca le porte alla gioia e al benessere.
Fai una prova, sospendendo il giudizio e vedi cosa succede.
Per ora allenati con gli esercizi che ti ho consigliato e dimmi come va, scrivendomi a blog@esserefelici.org.
Al prossimo rituale per il tuo benessere… Rosalba
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